Una improvvida testimonianza d’inettitudine e di insipienza politica? Non solo, è la misura dell’uomo che ha in mano le sorti del pianeta. Ha destabilizzato il mondo, dall’Iran alla Gran Bretagna, dal Kurdistan siriano alll’Europa unita, dalla Cina alla Turchia, e permesso al Rais turco di colpire gli alleati più leali dell’Occidente. I curdi combattono per noi, per difenderci dai tagliatori di teste, dai mercanti di esseri umani, dagli stupratori dell’umanità. Saranno loro fa fare la storia. Popolo senza nazione, piccolo esercito di combattenti, ma l’unico al mondo condotto da donne, sfidano forze soverchianti in nome della libertà. Mentre la piccola Europa, distratta dal clown di Downing Street e irretita dall’insipienza della Casa Bianca, rende il panorama dell’ignavia intollerabile.
Ricordiamocelo. I talebani afghani sono stati affrontati, e mai battuti, con un dispendio di risorse e vite umane enorme, da russi, americani e eserciti occidentali, Italiani compresi, perché a loro è stata attribuito il terrorismo nel mondo. La guerra infinita in Afghanistan non è stata vinta, mentre quella in Siria contro i terroristi dell’Isis è stata vinta grazie ai curdi.
Tradirli, è un suicidio, oltre che una ignominia. E pone tante domande-
Perché mai Erdogan manda il suo esercito contro coloro che hanno sconfitto il Califfato? Perché l’Occidente assiste alla sporca guerra dei turchi senza battere ciglia? Perché s’è registrata l’unanime consenso sulle ritorsioni e sanzioni contro Russia e Iran, e si registra di contro una vile inerzia sul genocidio curdo?
I giochi di potere delle potenze mediorientali, Iran Turchia e Arabia Saudita, non spiegano tutto, c’è dell’altro: la grande paura che nasca la prima vera democrazia nel cuore della tirannide di natura politica o religiosa. C’è la paura di un mondo nuovo, giovane, costruito dal coraggio, l’audacia, la voglia di libertà delle donne curde.
Osservate le facce delle combattenti curde. Sembrano tutte bellissime, a regalare loro la bellezza è la impressionante forza di volontà che sprigiona dal loro animo, la certezza di stare facendo la cosa giusta, di stare provando al mondo quanto valgono.
Osservatele bene e scoprirete che, comunque vada, saranno loro a vincere. Contro tutto e contro tutti. E quando ciò avverrà, perché avverrà, arrossiremo di vergogna per le nostre viltà. E forse vedremo, se abbiamo fortuna, chiudendo gli occhi per un istante, i nostri volti vuoti, spenti, insulsi. Ove non dovesse avvenire, a causa della nostra indifferenza, non servirà il rossore sulle guance, aspettiamoci il peggio.