di Salvatore Parlagreco
“Lo stereotipo viene dal mondo del calcio, ma anche in quello dell’economia e della finanza la musica non cambia. In fondo anche Henry Ford, un’industria- le di grande personalità e coraggio, diceva che “ritrovarsi in- sieme è un inizio, restare insieme è un progresso, ma riuscire a lavorare insieme è un succes- so”. Quello del lavoro in team è una mentalità applicata allo sviluppo del business: ormai anche nelle aziende più tradizionali si comincia ad a darsi a squadre di manager che uniscono le competenze alla contaminazione. Se poi l’impresa in questione è un colosso mondiale, allora l’assunto anglosassone team work/dream work vale ancora di più… “(Forbes, L’Unione fa la banca, Alessandro Rossi).
Se ne facciano una ragione i sostenitori delle leadership, qualunque sia il loro colore politico. Quando riusciremo a capirlo dalle nostre parti? La lungimiranza non è la nostra migliore virtù. Si naviga a vista, non ci si fida nemmeno del radar. Ma l’era dell’uomo solo al comando ha fatto…il suo tempo. Chi fa squadra, alla distanza, vince. Bisogna solo crederci e far prevalere gli interessi comuni, che in democrazia si congiugano con gli interessi generali. Significa che su ciò che serve a tutti non bisogna far prevalere il proprio punto di vista, il proprio partito, il consenso elettorale ad ogni costo. Se arrivano i risultati il gioco di squadra premia, sempre e comunque. Quando si tira in ballo la patria – o prima noi poi gli altri – statene certi che è il proprio tornaconto che si cerca.