A causa di un evento imprevedibile (le fiamme sono solo una metafora…), ho dovuto prelevare una manciata di libri in fretta e furia dalla mia biblioteca che conteneva circa diciassettemila volumi. Ho privilegiato, naturalmente, i testi di consultazione, con grande rammarico perciò non ho potuto portare con me opere che hanno avuto una significativa influenza nella mia educazione. E’ stato particolarmente doloroso staccarmi da Simenon, Sciascia, Cèrvantes, Eco, Yourcenar ecc, ma non ho potuto strapparle al destino cinico e baro. Elenco i libri che ho salvato, privilegiando le opere di consultazione per ragioni di lavoro: Dizionario filosofico di Voltaire; Poesie e canzoni di Bertolt Brecht; Strategia del processo politico di Jacques M.Vergès; Allegro ma non troppo di Carlo M.Cipolla (le leggi della stupidità umana; n.d.r.); La Divina Commedia di Dante Alighieri; I Canti, Poesie e Operette Morali di Giacomo Leopardi; Proverbi e motti latini di L.De Mauri (Flores Sententiarum); Scrittori italiani di aforismi (Meridiani Mondadori, due volumi). Sono dispiaciuto di non essere riuscito ad aggiungere la Bibbia e il Vangelo, ma ho colmato l’assenza in breve tempo.
Mi piacerebbe sapere dagli amici di FB quanti e quali omissioni ho compiuto. Con una raccomandazione: ogni opera nuova proposta, fra quelle in elenco, deve indicarne una scartata, in modo che il totale rimanga identico.
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