L’ombra degli Illuminati sul pianeta terra…

La terra è piatta e le scie disegnate in cielo dagli aerei sono gonfie di sostanze chimiche; lo sbarco sulla Luna è un falso girato in studio; il coronavirus SARS-CoV-2 fu creato in laboratorio per arricchire Big Pharma e con i vaccini ci iniettano microchip; l’attacco dell’11 settembre 2001 alle Torri gemelle è frutto di un complotto demo-pluto-giudaico-massonico per destabilizzare il mondo e assumerne il controllo… Sono solo alcune “teorie del complotto”: a muovere i fili della storia “che ci raccontano” e delle ben più numerose cose “che non ci dicono” ci sarebbero loro, gli Illuminati, un piccolo gruppo di persone, supersegreto e superpotente, impegnato a instaurare il cosiddetto Nuovo ordine mondiale.

 Freedom, il magazine di Roberto Giacobbo che si dedica a ciò che potrebbe esserci “oltre il confine” della realtà, con dedizione, passione e tenacia, restando in un territorio ibrido, fra indagine, credulità, scienza e coscienza di non sapere o non credere a quello che si sa, riapre il capitolo, ormai rituale, dei complottisti: gli Illuminati, una setta di complottisti costretti a abbandonare il campo per non soccombere alle minacce di nemici così potenti da spaventarli a morte. Virtualmente sono scomparsi, ma sarebbero una realtà perché le loro ombre si aggirano fra coloro – e sono tanti – che credono nella loro presenza occulta e nel dominio che eserciterebbero nel mondo d’oggi.

 Il fenomeno complottista in Italia ha una lunga tradizione, che risale anche al periodo postbellico e alle tensioni politiche tra poteri visibili e presunti poteri occulti. Il boom di queste teorie, negli ultimi decenni, ha coinciso con un crescente scetticismo verso i media ufficiali e le autorità, accompagnato dall’avvento di internet che ha reso più facile la diffusione di informazioni non verificate e la costruzione di narrative alternative.

Le teorie del complotto sugli Illuminati hanno affascinato e alimentato l’immaginario collettivo per secoli, emergendo di volta in volta in nuovi contesti e sotto forme diverse. Secondo i complottisti, gli Illuminati sarebbero una società segreta nata nel XVIII secolo, inizialmente per promuovere l’illuminismo e la razionalità, ma successivamente trasformata in un’organizzazione potente e occulta, con l’obiettivo di controllare i governi, le economie e, più in generale, il destino dell’umanità. Questa narrazione, alimentata da fonti non verificabili e spesso sensazionalistiche, si intreccia con altre teorie, come quella di un complotto globale orchestrato dalla massoneria o da élite sovranazionali, e la sua influenza è percepita come pervasiva in ogni aspetto della vita moderna.

 Nella loro veste mitizzata, gli Illuminati sarebbero responsabili di eventi storici chiave, come rivoluzioni, guerre, e persino crisi economiche e sanitarie. Secondo queste teorie, ogni cambiamento significativo a livello globale sarebbe il frutto di un disegno occulto orchestrato da pochi individui potenti, appartenenti a questa setta. Gli Illuminati sono accusati di manipolare la politica mondiale per instaurare il cosiddetto Nuovo Ordine Mondiale, un regime totalitario globale che dovrebbe sottomettere le masse, limitare le libertà individuali e consolidare la ricchezza nelle mani di una minoranza privilegiata.

Uno degli elementi centrali delle teorie del complotto sugli Illuminati è la loro presunta capacità di influenzare o controllare la finanza mondiale, i media e perfino le istituzioni religiose. I simboli associati agli Illuminati, come l’occhio onniveggente e la piramide, sono stati “scoperti” dai complottisti ovunque: dalla banconota da un dollaro statunitense ai loghi aziendali, rafforzando così l’idea che questa élite occulta eserciti un’influenza costante e invisibile.

 Secondo i complottisti, gli Illuminati sarebbero strettamente legati alla massoneria, un’organizzazione altrettanto circondata da misteri e teorie cospirazioniste. La massoneria, già di per sé segreta e simbolicamente associata a ideali di progresso e illuminazione, è vista talvolta come un’estensione degli Illuminati o una loro copertura. Tuttavia, non esistono prove storiche concrete che dimostrino l’esistenza di una reale connessione tra queste due organizzazioni o che confermino la loro influenza su scala globale. La confusione nasce spesso dall’uso di simboli simili e dal coinvolgimento di alcune figure influenti in entrambe le organizzazioni.

 In Italia, così come nel resto del mondo, le teorie del complotto sugli Illuminati hanno trovato terreno fertile, in particolare attraverso internet e i social media. Personaggi mediatici, autori e influencer hanno contribuito alla diffusione di queste idee, spesso sfruttando il disorientamento e la sfiducia delle persone nei confronti delle istituzioni. Pubblicazioni come “Freedom” di Roberto Giacobbo cavalcano il fascino del mistero, cercando di mantenere un equilibrio tra indagine e intrattenimento, alimentando l’interesse verso queste teorie senza esplicitamente accreditarle o confutarle.

 Uno degli aspetti più problematici delle teorie del complotto è la loro capacità di distogliere l’attenzione dai veri problemi sociali ed economici che affliggono il mondo. Mentre ci si concentra su presunti complotti orditi da un’élite segreta, si rischia di ignorare dinamiche concrete di potere, come le disuguaglianze economiche e sociali, la corruzione politica e l’iniquità nella distribuzione delle risorse. I complottisti, presentandosi come i detentori della “vera verità”, spesso contribuiscono a polarizzare l’opinione pubblica, fomentando il sospetto e la sfiducia, a discapito di un’analisi razionale e basata sui fatti. Le teorie complottiste, quindi, non solo alimentano la confusione, ma possono anche contribuire a coprire le reali cause della povertà e dell’ingiustizia globale, spostando l’attenzione dai responsabili concreti delle disuguaglianze — politiche economiche fallimentari, corruzione, sfruttamento delle risorse — verso entità astratte e intangibili. Le teorie complottiste sugli Illuminati e la massoneria offrono una spiegazione apparentemente semplice e rassicurante di fronte a un mondo complesso e difficile da comprendere e finiscono spesso per essere uno strumento per manipolare e distrarre le masse, allontanandole dalla comprensione delle vere dinamiche economiche e sociali che condizionano le loro vite.

C’è dell’altro: le teorie complottiste accrescono le paure e suscitano il bisogno di protezione e di sicurezza che le istituzioni democratiche non riuscirebbero ad offrire e nascono, non a caso, in ambienti politici che privilegiano regimi e sistemi autoritari.

 

 

Segui Salvatore Parlagreco su: