I nemici dell’Europa libera hanno ora una dottrina, che chiamano dottrina della sicurezza. Elaborata formalmente dalla Casa Bianca, con la firma istituzionale del Presidente Trump, il documento – un manifesto politico, ideologico – definisce i confini del mondo attraverso l’adesione o meno al potere oltranzista trumpiana. I buoni sono quelli che si adeguano alle nostra visione del mondo, i cattivi sono quelli che non lo fanno e ostinano a competere con l’America sul piano commerciale, politico, economico, finanziario. Se metti la scienza o l’ambiente al primo posto, insomma, sei un nemico. Se non compri armi e non li compri americane, sei un nemico. La lista è lunga e contiene anche la guerra russa contro l’Ucraina, che va consegnata a Putin senza l’inutile attesa di una conclusione (a favore dei russi). Siccome gli europei non si adeguano e vogliono fare di testa loro, la dottrina di sicurezza della Casa Bianca è stata approvato con. Malcelato entusiasmo dal Cremlino. Abbiamo lo steso modo di vedere le cose, hanno fatto sapere i russi.
L’Europa prima ha taciuto, che è un modo per acconsentire, poi ha parlato come si parla ad un amico che gli ha mancato di rispetto. Non si abiura l’amicizia ma si rivendica il diritto all’esistenza, cioè a vivere secondo le regole della civiltà occidentale (democrazia, giustizia sopciale, bilanciamento dei poteri, libero commercio ecc).Nella convinzione che con l’invasione dell’Ucraina sia stato violato il diritto di libertà ed in dipendenza di una nazione e di un popolo, e nel timore che l’accondiscendenza instauri un precedente, il più forte ha il diritto di prendersi quello che vuole, l’Unione Europea ha finora impedito che la Russia facesse dell’Ucraina un sol boccone, aiutandola (risorse economiche, armi, sanzioni contro la Russia ecc). Ora ha uno strumento a sua disposizione, l’uso degli asset russi nelle banche europee, cioè il denaro degli oligarchi.
Contro il loro uso si è schierato il Vice Presidente del Consiglio, Matteo Salvini. Tutto ciò che danneggia Putin, incontra il suo dissenso da sempre (il partito, la Lega, ha sottoscritto un patto federativo con il partito di Putin, Russia Unita). Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, da parte sua, ha posto l’accento su alcuni elementi del “manifesto” condivisibili, sorvolando su vicende epocali, come la fine dell’alleanza atlantica.
Di fatto, sta con Trump.
I patrioti italiani, dunque, sono schierati dall’altra parte della barricata: giù l’Europa, il nostro futuro va consegnato alla diarchia russo americana?
Ci sono i nemici esterni, quelli non mancano mai, e interni, gli amici e guardati, che non si limitano a mettere il bastone fra le ruote, ma usano il loro potere di governo per dare una mano ai primi. La preda è l’Europa, o meglio, l’Unione Europea, della quale si straparla malissimo, ma rimane in cima ai pensieri dei nemici, al punto da costituire la principale ragione della laison fra America e Russia, pensate da sempre come incompatibili.
Miracolo del business, le terre rare ucraine, e la spartizione del pianeta in zone d’influenza secondo criteri che ricordano le regole non scritte della mafia siciliana: patti spartitori, pizzo ai sudditi, rigido controllo del territorio, sanzioni. Il patto di sangue non c’è ancora, perché le ragioni della storia (e dell’anima…) sono solide e non sono contendibili: gli americani USA hanno sangue europeo e si tratta di calpestare i cadaveri di milioni di uomini che hanno immolato la loro esistenza per strappare l’Europa al nazifascismo. Un tradimento morale, dunque.
Poi ci sono i patrioti russo-americani di casa nostra, che è una categoria dello spirito. Sono eredi di una genia presente in ogni era glaciale: si riconoscono attraverso una postura: fedeltà al più forte, al protettore, al compare, al socio in affari, piuttosto che fedeltà a se stessi. Tradiscono dopo un rapido calcolo del dare e dell’avere, meramente opportunistico e perciò, alla lunga fallace. Vincono le battaglie e perdono le guerre, spesso. Capita che Indossino l’abito del patriota, dopo avere dismesso quello del secessionista, a causa di un vuoto di valori e principi, e che si proclamino difensori delle frontiere, se assaltate da sventurati disarmati, ma solo in questa evenienza.
I patrioti italiani sono sovranisti; nell’accezione contingente significa abbracciare le ragioni dell’America di Trump e della Russia di Putin, che si prefiggono di cancellare l’Unione europea. Lo ha sbandierato l’uomo più ricco del mondo, Elon Musk, imprenditore e politico sudafricano, con cittadinanza canadese, naturalizzato statunitense: avendo subito una multa salata (120 milioni di euro) dalla Commissione UE sostiene che l’Unione Europea va eliminata. Rappresenta in modo esemplare la visione del nuovo potere mondiale russo-americano, insidiato dal Vecchio Continente, che poggia la sua sopravvivenza sull’esistenza della sua unità. Sia Putin quanto Trump preferiscono una galassia di staterelli inermi e genuflessi, come era la Penisola prima dell’Unità, che tanto faceva soffrire Dante (“Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!).
I padroni del web americani non vogliono pagare le tasse, ma incassare gli emolumenti delle loro piattaforme; non vogliono regole che sanzionano i delinquenti del web per le loro malefatte (frodi, crimini contro la privacy, campagne di diffamazione, calunnie e insulti…). E la cosa stupefacente è che a casa loro fanno il contrario. Negli States, con procedura d’emergenza, sono stati adottate liste nere di parole e termini, che incentivano le scienze, la protezione dell’ambiente, la libertà di genere ed altro; in Russia, hanno adottato norme e leggi che impediscono il dissenso politico. Non si può nemmeno scrivere che la Russia è in guerra con l’Ucraina. E’ stato deciso di chiamarla operazione speciale. Per i giovani russi (nord coreani, ceceni) è la stessa cosa, vanno a combattere e morire. E non è il peggio che possa capitare: vengono ben pagati, le loro famiglie sopravvivono, specie se operano in Africa o altrove, con le Brigate (Wagner). Mercenarie ma non troppo, giusto come le compagnie di Contractors american, spiegate nelle lande più sperdute del mondo.
Ma vi rendete conto di come siamo messi. In Italia abbiamo russofili al. Governo, russofili fra i post comunisti, russofili ex secessionisti e patrioti, che presidiano il web, la Fondazioni culturali, la dottrina Trump, tutto insieme.





