Chi paga le fabbriche delle menzogne? Intrighi, complotti, crociate razziste, molestie e calunnie virali. Da Mosca a Washington, via Roma…e ritorno. Menzogne a cascata, i “neri” di casa il bersaglio. Chi paga le fabbriche delle bugie? Da Mosca a Roma, la crociata contro i naufraghi. Forti con i deboli e deboli con i forti (Putin, Trump, Netanyahu…). La guerra ibrida con la Intelligenza artificiale…Tic-toc lo strumento privilegiato. L’immagine è un fermo immagine della fake.
“Sono segugi della rete”, scrive Caterina Soffici su La Stampa, “studiano l’uso improprio dell’Intelligenza artificiale e vanno. A caccia di notizie false e contenuti manipolatori…hanno scoperto 354 account che hanno pubblicato 43 mila post con contenuti generati dall’intelligenza artificiale, per lo più materiale anti-immigrati e sessisti, totalizzando in un mese 4,5 miliardi di visualizzazioni…Il tema immigrazione va fortissimo. Ma anche la sessualizzazione del corpo femminile tiene il passo. Falso, finto e menzognero si confondono in un flusso di fake (alcune addirittura con marchi di Sky News o della ABC)e di video e foto demenziali, i cosiddetti “slop”. ”
Dilaga indisturbato il prodotto falso. E chi dovrebbe vigilare se al governo siedono quelli che ne traggono grandi vantaggi alle urne? Tutti a chiedersi “chi paga”, anime belle. Piuttosto, bisogna chiedersi chi ci guadagna e chi spende un mare di quattrini per fare circolare l’infamia a tutto spiano.
Una cosa è illustrare le proprie ragioni e dare le informazioni che interessano con un uso espertio delle tecnologie digitali, ed un’altra è suscitare odio verso il prossimo, infangare, insultare, brutalizzare l’avversario politico o criminalizzare una razza, una etnia, un popolo. I giornalisti della carta stampata finiscono in tribunale per un nonnulla (querele temerarie, le manette all’informazione), sul web si può scrivere o “immaginare” ogni malandrineria, nefandezza, calunnia.
Dove sono i laboratori dell’ingerenza (russa, americana, nazionale ecc)? Report ha dedicato un dossier agli investitori americani che spendono quattrini in Italia e non solo. I destinatari sono le Fondazioni italiane collegate ai partiti di destra.
Una certezza l’abbiamo: le fabbriche delle menzogne sono nate in Russia (la madre della disinformazione, in gran spolvero nell’URSS) e pullulano nei paesi dell’Est. Le risorse arrivano dalle Fondazioni (soprattutto americane), che investono per conto terzi. Perfino l’Ungheria spende denari con una Fondazione “sovrana”, finanziata da risorse statali, e è federata con Fondazioni di destra italiane Sono riusciti a dare una mano a Trump (primo mandato), ed al suo amico (Farage) nel Regno Unito per ottenere la Brexit (l primo assalto trumpiano all’Europa). L’obiettivo specifico è far arrabbiare le persone, innescare un automatismo inarrestabile. Crea il terreno per indirizzare i dibattiti su politica, manipolare la verità, creando disinformazione, attraverso sconcertanti menzogne.








