Bollettino di guerra? I morti e i bambini rubati ucraini non fanno notizia, è la sceneggiata fra i due compari a restare nelle prime pagine. Donald e Vladimir si scambiano messaggi affettuosi. Lui sì, è gentile e lavora per la pace, riconosce Putin mentre ordina gli 500 droni su Odessa e Kiev.. Ed i suoi confermano. A Washington interessanoi gli affari, né l’’Ucraina, né l’Europa. Verisssimo, sottoscrive Trump: “A Putin interessa fare affari con noi”.
Affari, dunque.
Anche le suorine dell’Immacolata hanno capito come stanno le cose, ma non Giorgina, la Premier, che adula l’amico americano anche nelle feste comandate. Meno male che c’è, racconta a se stessa e al popolo, evitando di guardarsi allo specchio e lontana dai giornalisti avversi.
Già, meno male che c’è lui, Donald, a prendere per i fondelli “il globo terracqueo”: date un’occhiata alla finta pace a Gaza, morti e feriti, un campo di battaglia. Ma non si può chiamare guerra, dopo la sceneggiata in Egitto con passarella finale condotta dal…padrone di Casa (Donald, e chi se no?), e complimenti sull’avvenenza di Giorgina.








