Lo schema del“viaggio dell’eroe”, descritto da Joseph Campbell nel 1949, ricorda Focus (Ottobre 2024, viene utilizzato da sempre nella narrativa e nella mitologia, ma anche nel cinema e nei fumetti: da Ulisse e Beowulf, fino a Dorothy del Mago di Oz e a Elsa di Frozen, il percorso di questi personaggi è denso di sfide e di insegnamenti, di successi e di fallimenti, prima che possano tornare a casa più maturi e consapevoli.
Il “viaggio dell’eroe”, come descritto da Joseph Campbell, è una struttura narrativa universale in cui un protagonista affronta sfide, cresce e alla fine ritorna trasformato. Nella storia recente dell’Italia, diversi personaggi possono essere visti come protagonisti di questo archetipo, grazie al loro contributo significativo alla società, al loro percorso di crescita personale e alle difficoltà superate. Identificarli è una operazione piena di rischi, sicuramente carente, che si presta a critiche. Assenze e presenze, dunque, offrono riconoscimenti e disconoscimenti, su cui ogni parere è legittimo. La lista che sottoponiamo, dunque, all’attenzione dei lettori, è una delle tante, possibil, su cui però si ha il dovere di riflettere con serenità, essendo il risultato di una ricerca, seppur personale.
Sandro Pertini (1896-1990)
Sandro Pertini, ex Presidente della Repubblica Italiana, incarna l’eroe che affronta innumerevoli sfide, dalle persecuzioni fasciste alla prigionia durante il regime di Mussolini. La sua lotta per la libertà e la giustizia lo porta a partecipare attivamente alla Resistenza durante la Seconda Guerra Mondiale.
Pertini ha attraversato momenti di grande sofferenza personale (carcere, esilio) e ha vissuto successi significativi, culminando nella sua elezione a Presidente della Repubblica, dove ha rappresentato una figura di riferimento morale. Il suo ritorno simbolico è rappresentato dalla sua leadership empatica e dai suoi appelli alla solidarietà, che hanno contribuito a unire l’Italia in un periodo difficile della sua storia.
Giovanni Falcone (1939-1992) e Paolo Borsellino (1940-1992)
Entrambi i magistrati siciliani hanno dedicato la loro vita alla lotta contro la mafia, affrontando continue minacce e vivendo in un clima di paura e isolamento. Il loro lavoro culmina con il Maxiprocesso di Palermo, un evento che segnò una svolta nella lotta contro la criminalità organizzata. Falcone e Borsellino incarnano il viaggio dell’eroe per il loro coraggio, la determinazione e la dedizione alla giustizia. Le loro vite, terminate tragicamente nelle stragi di Capaci e via D’Amelio, hanno lasciato un’eredità di speranza e un esempio di integrità che continua a ispirare. Il loro sacrificio finale simboleggia il momento di ritorno trasformativo, che non è fisico ma morale, nel senso che hanno cambiato il modo in cui la lotta alla mafia è percepita in Italia.
Enrico Berlinguer (1922-1984)
Enrico Berlinguer, storico segretario del Partito Comunista Italiano, ha vissuto una lunga carriera politica caratterizzata da sfide ideologiche e personali. Attraverso il suo tentativo di proporre una via italiana al socialismo (il famoso “compromesso storico”), Berlinguer affrontò difficoltà interne ed esterne, inclusa la crisi del comunismo internazionale.Berlinguer incarna l’eroe che tenta di portare un cambiamento profondo in un contesto difficilissimo, cercando di riconciliare ideologie opposte in un’epoca segnata dalla Guerra Fredda. La sua leadership durante momenti critici, come il colpo di stato in Cile del 1973 e il terremoto politico dopo il compromesso storico, rappresenta la fase di sfida nel viaggio dell’eroe. Anche se il suo ritorno non si è concretizzato in una vittoria politica piena, il suo contributo morale e l’integrità personale hanno lasciato una traccia indelebile nella politica italiana.
Samantha Cristoforetti (1977-)
Samantha Cristoforetti, astronauta italiana dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), è un simbolo contemporaneo del viaggio dell’eroe nel campo della scienza e dell’esplorazione spaziale. Dopo anni di formazione e sacrifici, ha partecipato a diverse missioni spaziali, diventando la prima donna italiana a volare nello spazio. Il suo percorso rappresenta l’esplorazione dei confini fisici e mentali, affrontando non solo le sfide tecniche e scientifiche, ma anche i rischi e le difficoltà emotive legate all’essere lontana dalla Terra. Il suo “ritorno” non è solo un ritorno fisico dal cosmo, ma anche un ritorno simbolico come ambasciatrice della scienza e della tecnologia, ispirando giovani generazioni a credere nel valore della ricerca e dell’innovazione.
Gino Strada (1948-2021)
Gino Strada, fondatore di Emergency, ha dedicato la sua vita a offrire cure mediche nei contesti di guerra e povertà, in paesi devastati da conflitti e disastri umanitari. Ha sfidato difficoltà incredibili per portare aiuto dove era più necessario, lavorando in condizioni estremamente pericolose. Strada ha vissuto una vita fatta di sacrifici personali per il bene degli altri, incarnando l’ideale di un eroe che mette il proprio benessere in secondo piano. Il suo “ritorno” è rappresentato dall’eredità di Emergency, un’organizzazione che continua a salvare vite in tutto il mondo e che simboleggia la sua trasformazione da medico a simbolo di umanità e giustizia.
Carlo Urbani (1956-2003)
Medico e microbiologo italiano, Carlo Urbani è noto per aver identificato per primo il virus della SARS (Severe Acute Respiratory Syndrome) nel 2003. Durante la sua lotta contro l’epidemia, sacrificò la sua vita, morendo a causa della stessa malattia che stava cercando di contenere. Urbani è l’eroe che affronta una minaccia globale per il bene dell’umanità. Il suo lavoro ha permesso al mondo di prepararsi e contenere la diffusione del virus, ma il suo sacrificio è il culmine del suo viaggio. Il “ritorno” di Urbani è simbolico: attraverso il suo lavoro e la sua dedizione, ha cambiato il corso della lotta contro una pandemia, lasciando un’eredità duratura nella scienza e nella salute pubblica.