Al Comune di Palermo, lo stato di precrisi si è improvvisamente risolto con un chiarimento. La politica ha prevalso. Totò Orlando, assessore, e Dario Chinnici, capogruppo della lista vicina al sindaco, hanno dichiarato che la loro “presenza nella maggioranza di centrodestra non è legata a nessun partito ed è figlia di un’esperienza civica.” Nessun riferimento quindi a Italia Viva. E in politica le parole contano.”
L’episodio, si modesto rilievo, riportato in una nota di un quotidiano isolano on line (lanazionesiciliana, 10.10.24). merita tuttavia attenzione. “in politica le parole contano.”, chiosa infatti l’autore della nota, compiaciuto dalla soluzione felice della disputa. E i fatti? Quanto contano i fatti? Meno, a quanto pare, dal momento che i protagonisti della vicenda, entrati nella giunta comunale di Palermo, come componenti (un po’ camuffati invero) di un partito, Italia Viva, la cui location è fluttuante (centro, centrodestra, centrosinistra), ci rimangono grazie a una certificazione di civismo. Potrebbe quindi accadere che, in un contesto diverso, altre “parole che contano”, aggiustino ancora un volta il tiro.
Una menzione merita il titolo della nota: “Accordo raggiunto, prevale la politica”. E’ una specie di chiarimento, a futura memoria, destinato a chi avesse idee confuse e non desse peso alle parole, che – va ribadito – contano e come, visto che possono giustificare qualunque giravolta, a prescindere dal merito, dal contesto e dalla…evidenza, cioè i fatti, e permettere di stare con un piede in tre o quattro staffe, quando serve. I britannici definiscono, più sobriamente, questa consuetudine revolving door, porte girevoli, per indicare la propensione a cambiare restando magari nello stesso contesto virtuale.
In capo a tutto, comunque, c’è il civismo, una scelta che privilegia il pragmatismo nelle amministrazioni locali, la necessità di sganciarsi dalle regole e dalla logica delle appartenenxze per privilegiare i bisogni dei cittadini. Adottato come una fuga dalla partitocrazia, si è trasformato in un generoso marchingegno, revolving door, che permette di entrare ed uscire dai luighi ion cui si è eletto il temporaneo domicilio politico.