L’America di Trump? Mafia State. E vi spiego perché. Il 27 marzo scorso, su La7, Corrado Formigli, conduttore di Piazza Pulita, ha celebrato un processo a Donald Trump e alla sua democrazia illiberale. L’udienza è stata dedicata all’escussione dei testimoni d’accusa: politologi, docenti universitari, intellettuali che godono grande credito. Di parte, dunque. In un processo vero, avrebbero potuto vestire invero anche i panni di consulenti tecnici d’ufficio per la rilevanza e la qualità delle loro testimonianze e, soprattutto, per le competenze di cui vengono accreditati.
Il processo televisivo non ha ricevuto l’audience che meritava, eppure avrebbe meritato grande interesse e suscitare tante domande cruciali sull’uomo più potente del mondo, le sue decisioni, la sua spaventosa comunicazione, le deliberazioni illiberali, i gesti maldestri. Il mondo è diventato un tavolo verde, sul quale, il giocatore più danaroso e più forte, getta i suoi assi, bluffa, annettendosi vincite ancor prima che i giochi siano fatti. Sui dazi, infatti, l’esito della partita è incerto.
Fra i testimoni “d’accusa”, merita di essere ricordato Vittorio Emanuele Parsi, politologo e docente dell’Università Cattolica di Milano. E’ lui che infatti ha formulato l’accusa più dura. La casa Bianca starebbe trasformando gli Stati Uniti in “Mafia State”.
Annunci, promesse, anticipazioni, moniti, sgarberie, linguaggio duro. I fatti arriveranno? L’Ultima minaccia riguarda la Groenlandia, Trump la vuole. E’ il quesito posto, a Vittorio Emanuele Parsi.
“Le minacce devono essere prese sul serio”, ha detto il politologo. “Stiamo assistendo alla degenerazione del sistema USA, che assomiglia sempre più a un “Mafia State” per la qualità della sua leadership.”
Quali elementi inducono ad attribuire a Trump una volontà virtualmente criminogena?
“I ragionamenti che sentiamo fare comprendono le minacce, l’estorsione, il pizzo. Viene creata la condizione di pericolo per potersi ergere a protettore. Sono discorsi che condanniamo quando li fa Putin. Pensavamo che fossero relegati ai Soprano, alla saga del Padrino, non certo alla Casa Bianca.”
E’ solo il parere del prof.Parsi.
“No, il New York Times non esagera quando, dopo la visita di Zelensky alla Casa Bianca, scrisse che una banda di gangster ha usurpato la Casa Bianca…”
Quali sono gli effetti più vicini e più seri della nuova leadership americana?
“L’America potrebbe privare l’Europa delle garanzie di sicurezza se non si acconcia. La minaccia è la sospensione dell’art.5 (NATO). Se l’Europa non toglie le sanzioni alla Russia, Trump potrebbe sospendere la validità dell’art.5. Ma l’Europa ha già deciso di non togliere le sanzioni, perché Putin continua la guerra in Ucraina.”







