Antony Albanese, Presidente dell’Australia, origine italiana, sfida l’uomo più ricco del mondo, il brutalista in carne ed ossa, feroce ed istintivo. Ha introdotto il divieto di uso dei social media ai minori di sedici anni con motivazioni nette ed ineludibili: i social media suscitano dipendenza, come l’alcool, vietato ai minori di 16 anni, cyberbullismo, diffondono contenuti inappropriati, disinformano, provocano danni alla salute mentale. I ragazzi, spiega Albanese, hanno il diritto di restare ragazzi. A causa dei social media, essi vengono catapultati in una età mentale, culturale, affettiva che non è la loro.
Insomma, una volta preso in carico il problema, l’italo-australiano, ha assunto le decisioni conseguente, senza guardare in faccia nessuno, nemmeno i nuovi padroni del mondo, guardiani dell’era Trump. Il coraggio, indubbiamente. Non gli fa difetto. Elon Musk, il più potente e ricco di Silicon Valley, lo ha rimproverato di avere adottato un provvedimento illegale. Appena qualche settimana fa, aveva dichiarato guerra all’Europa, che gli aveva appioppato una multa di 120 milioni di euro alla sua piattaforma, X, colpevole di non avere rispettato le regole di trasparenza dell’Unione, adottando una modalità di pubblicazione e diffusione dei postl, che favorisce la disinformazione.
L’Australia di Albanese è la prima nazione al mondo ad adottare questa norma di legge. Musk l’avversa, naturalmente, perché gli toglie dal portafogli una montagna di quattrini, altro che multa da 120 milioni di euro targata UE. La ricchezza ed il potere dei Big Tech americani nasce e cresce grazie ai ragazzi, i principali inermi fruitori, fedeli ed assidui, fonte inesauribile di guadagni.
Musk si era scagliato contro l’Unione Europea, definendola nientemeno il Terzo Reich, cioè la Germania di Hitler, e ha invocato l’eliminazione dell’Unione, giusto come Trump in scia. Siccome l’Australia minaccia di fargli mancare il terreno sotto i piedi, dobbiamo aspettarci una reazione peggiore. Userà i missili, i satelliti per vendicarsi? Non serve, i dazi americani sono a portata di mano. La Silicon Valley è la fortezza da proteggere. Vale quanto Fort Knox, il deposito dell’oro USA.





