Giorgia Meloni torna negli Stati Uniti per presenziare alla cerimonia ci incoronazione di Donald Trump. Era volata negli Usa appena una decina di giorni or sono per ottenere da Trump, presidente eletto non ancora in carIca, il permesso di autorizzare lo scambio di ostaggi fra Cecilia, a giornalista italiana, detenuta a Teheran, e l’ingegnere tunisino Abedini, arrestato a Milano su richiesta del governo americano. Il breve lasso di tempo intercorso fra i due voli americani regalano al Presidente del Consiglio italiano un singolare primato, la prima doppia trasvolata di un capo del governo italiano a Washington..
Giorgia Meloni avrebbe potuto anticipare le felicitazioni e fare quattro chiacchiere con l’eminenza grigia, Elon Musk, ma ha preferito ritornare negli Usa e riaccendere in Italia (ed in Europa) i fari sulle sue relazioni speciali con il nuovo inquilino della Casa Bianca, unico leader europeo presente al rito del passaggio di poteri. Prima di ripartire alla volta degli USA ha telefonato a Ursula Von Derlayen, dalla quale tuttavia non ricevuto alcuna delega.
Conclusa la festa nella sala ovale della Casa Bianca Trump firmerà cento decreti, già pronti, alcuni dei quali. potrebbero riguardare, direttamente o meno, l’UE. Il pendolarismo transatlantico del Presidente del Consiglio italiano non passa perciò inosservato, c’è il sospetto che inauguri il bilateralismo trumpiano, arma di destabilizzazione dell’UE.






