Pervasi dall’atmosfera natalizia, non lesiniamo baci ed abbracci. Che non è la stessa cosa: abbracciare un amico/a è un segno di affetto, baciarlo/a qualcosa di più; eppure , se ci pensate, è vero anche il contrario: un. bacio, se frettoloso e di circostanza, significa poco e, talvolta, non arriva a destinazione (virtualmente), mentre abbracciare la persona cara è come circondarla di amore, mentre lo stereotipato “baci ed abbracci”, usato anche con un sorriso sulle labbra, o su una mail, conferisce ambiguitài di una classifica dei gesti, suscitati da buoni sentimenti, compiendo il blasfemo risultato di incerottare ciò che abbiamo di più caro per manifestare il nostro affetto, “qui e subito”.
I gesti, anche i consacrati, non scolpiscono affatto pensieri e sentimenti, ma in alcui casi, rispettano quel galateo del comportamento amicale, familiare, sentimentale, cui non è lecito derogare. Insomma, si abbraccia e si bacia, a Natale ed in altre circostanze , perché non farlo, fa restare male qualcuno. Se saltate qualcuno nel corso dell’attribuzione di baci amicali, succede il finimondo. Un’offesa, una inconcepibile…discriminazione, la cui motivazione farebbe andare in tilt amici, conoscenti e congiunti. Tutto questo, non lo nascondo affatto, si chiama cazzeggio o, più elegantemente, pour parler. . Serve a marcare la differenza fra i gesti della quotidianità o del galateo e il bacio, quello vero. Il bacio d’amore che, dato o ricevuto dalla persona giusta, non si dimentica mai e cura le ferite dell’anima nei momenti di bisogno. Baciare, oltre a essere uno dei gesti d’amore e di affetto più intimi, è uno dei piaceri più dolci della vita secondo Andréa Demirjian, autrice del libro Kissing: Everything You. Edmond Rostand ne sa di più. Voliamo allto, perciò. L’autore del Cyrano De Bergerac lo descrive così nel celebre dialogo fra Rossana e Cyrano.
Rossana: Parlavamo di… di un…
Cyrano: Bacio. E’ una parola dolce. Non capisco perché voi non osiate pronunciarla.
Se già questo vi fa bruciare tutta, che accadrà poi più avanti? Non abbiate paura.
Non avete poco fa, quasi senz’accorgervene, rinunciato a giocare?
Non siete passata senza traumi dal sorriso al sospiro e dal sospiro al pianto?
Andate avanti, ancora un poco, senza farci caso, e vedrete: dalle lacrime al bacio non c’è che un brivido..
Rossana: Tacete!
Cyrano: Un bacio – ma cos’è poi un bacio?
Un giuramento un pò più da vicino, una promessa più precisa, una confessione che cerca una conferma, un apostrofo roseo fra le parole t’amo, un segreto soffiato in bocca invece che all’orecchio, un frammento d’eternità che ronza come l’ali d’un ape, una comunione che sa di fiore, un modo di respirarsi il cuore e di scambiarsi sulle labbra il sapore dell’anima!
Se abbandoniamo Cyrano, entriamo in un territorio esplorato , eppure ancora ignoto. Un ossimoro, giusto come l’amore, il sentimento che riesce a convivere con…l’odio, la competizione, il possesso. Una cosa sembra acclarata, comunque sia: fa bene alla salute e aumenta l’autostima,: baciarsi è una vera e propria ‘terapia’ perché ha effetti positivi sul corpo e sulla mente: ha un effetto vasodilatatore e analgesico, abbassa la pressione, fa dimagrire, migliora l’umore e rinforza il sistema immunitario.
C’è dell’altro, tuttavia. Da tempo, ci ricorda Focus, gli scienziati si interrogano su quale sia stata la sua lontana origine evolutiva. Solo umani, scimpanzé e bonobo, infatti, si baciano. Probabilmente quindi lo faceva l’antenato comune di queste tre specie. Ma perché? Adriano Lameira dell’Università di Warwick (Uk) ipotizza che la vera origine del bacio stia nel grooming, l’abitudine di tutte le scimmie di pulirsi il pelo per sancire una relazione di alleanza. Ci sono prove che i baci romantici vengono praticati da quasi 4.500 anni.
Le scimmie che hanno a che fare con tutto questo?








