Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervenendo all’Università di Padova al convegno dedicato alla “ricerca di nuove sicurezze, difesa nazionale e la pace, fra incertezze UE ed egemonia USA”, rompe sei mesi di silenzio e di sudditanza all’egemonia trampiana, auspicando una leadership capace e lungimirante e stabilità. Il Ministro traccia una strada nuova al centrodestra, al suo partito, FDI, e al governo, omertoso e succube.
“Siamo passati da un mondo in cui contavano i valori a un mondo in cui conta il valore economico. Siamo passati dall’epoca delle grandi democrazie, delle conquiste sociali, all’epoca delle grandi potenze e non ce ne siamo accorti. In questo cambiamento noi abbiamo un dovere: che è quello di presidiare le conquiste di migliaia di anni che ci hanno portato a codificare un diritto internazionale.”
“Siamo nel cuore di una rivoluzione: il Digital Order, che sta riscrivendo gli equilibri globali, i modelli di sviluppo, perfino la nostra idea di sovranità. L’Europa non può permettersi di restare alla finestra…questo servono menti preparate, risorse e visione. Preservare il nostro patrimonio di idee, conoscenza, cultura, valori, identità è oggi – più che mai – una missione di sicurezza nazionale“.
Che ne pensa la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni? Appena qualche giorno fa, in una intervista, ha disegnato un profilo lusinghiero dell’amico americano. Nessun elemento di perplessità, critica, nessuna autonoma visione di una realtà che mette in pericolo, sostiene Crosetto, le conquiste di migliaia di anni che ci hanno portato a codificare un diritto internazionale.








