L’età media degli italiani, è Papa Francesco che ci informa, è di 46 anni, mentre quella della vicina Albania di 23 anni. Sconvolgente, le nascite diminuiscono, i giovani se ne vanno. Un Paese vecchio moltiplica i suoi problemi. Meno giovani, meno futuro. I giovani sono istigatori del cambiamento sociale. La stretta sull’immigrazione, i bassi redditi, la precarietà del lavoro, la fuga di giovani all’estero, il calo dalla vocazione maternale e paternale, offrono un quadro sconfortante
L’invecchiamento della popolazione italiana rappresenta una delle sfide più complesse che il Paese deve affrontare, con implicazioni che si estendono ben oltre il semplice dato demografico. Con una popolazione invecchiata, aumenta la domanda di servizi sanitari e di assistenza sociale, il che comporta costi enormi per lo Stato. Le strutture ospedaliere e le case di riposo sono già sotto pressione, mentre la carenza di personale sanitario e assistenziale specializzato peggiora la situazione. Una popolazione anziana riduce la forza lavoro attiva, incidendo negativamente sulla produttività e sulla crescita economica. Con meno giovani disponibili, settori strategici come la tecnologia, la ricerca e lo sviluppo soffrono un rallentamento. Il sistema pensionistico italiano, basato sulla redistribuzione intergenerazionale, è sempre più sotto stress. Il rapporto tra lavoratori attivi e pensionati si sbilancia, minacciando la sostenibilità finanziaria del sistema.
L’invecchiamento è particolarmente evidente nelle zone rurali, dove il calo demografico è accelerato dalla mancanza di opportunità per i giovani. Questo fenomeno comporta il declino di interi territori, con ripercussioni su economia locale, infrastrutture e cultura. Politiche a sostegno delle famiglie, come congedi parentali estesi, sgravi fiscali per chi ha figli e investimenti in servizi per l’infanzia, possono incoraggiare le nascite. Una gestione efficace dell’immigrazione potrebbe contribuire a bilanciare la dinamica demografica, fornendo nuove energie al mercato del lavoro e contrastando lo spopolamento.
L’Italia deve affrontare questa sfida con una visione strategica, considerando l’invecchiamento non solo come un problema da risolvere, ma anche come un’opportunità per ripensare i modelli economici e sociali.






