Sui social, e le chat amministrate dalla destra di lotta e di governo, circola un’immagine in cui il diavolo cuce la bandiera arcobaleno: l’indottrinamento reazionario si aggiorna al formato meme. Un diavolo con la macchina da cucire, intento a rammendare una bandiera arcobaleno. Sopra, la frase: «Viviamo in un mondo dove Satana ha smesso di nascondersi e il mondo fa finta di non vederlo.»
È il linguaggio visivo con cui l’estrema destra identitaria trasforma il pacifismo e i diritti civili in strumenti del male. E’ la replica del linguaggio che viene usato ai massimi livelli istituzionali, pur depurato di qualche asperità. Sappiamo da dove nasce, di che cosa si alimenta e quali scopi si prefigge. Stavolta osa di più e con l’aiuto della grafica da meme si toglie la maschera, come pretende ogni leone da tastiera, in un’operazione vecchia come il mondo: l’inversione morale. Chi chiede pace diventa complice del caos, chi difende la libertà è un corruttore, chi invoca l’uguaglianza è un servo del demonio. È la stessa logica delle crociate, solo aggiornata ai social network. “Dio, Patria e Famiglia” espettora i suoi fantasmi, ci fa visitare dal demonio.
L’obiettivo è chiaro: semplificare, spaventare, dividere. Non si parla più di politica o di conflitti reali – salari di fame, assistenza sanitaria a pezzi, comparaggio con gli autocrati (Trump, Netanyahu ecc), ma di “bene” e “male”, “Dio” e “Satana”. Un modo per cancellare il dubbio, l’argomento, la coscienza. La compassione diventa corruzione, la libertà perversione, la solidarietà eresia. È un ribaltamento perfetto, che trasforma i pacifisti in complici del diavolo e legittima ogni esclusione.
La bandiera arcobaleno – oggi presente anche nelle piazze per la Palestina – diventa così il bersaglio simbolico di una guerra culturale che mescola fondamentalismo religioso, identitarismo e rancore.
Chi condivide queste immagini non cerca il confronto, ma la crociata. E la crociata è sempre la maschera dell’odio. Il vero Satana, se vogliamo restare alla metafora, non cuce la bandiera della pace: cuce la paura dentro la coscienza di chi guarda, cuce l’odio sconsiderato verso gli ultimi, quelli che non contano niente, sfidano il mare, i prepotenti, la stessa quotidianità per sopravvivere. La nostra è davvero un’epoca implacabile. E ci impone, come antidoto urgente, la rilettura del (1984, George Orwell), nel quale il Grande Fratello iscrive le regole del Ministero della Verità: l’ignoranza è forza, la guerra è pace, la libertà è schiavitù. Il dispotismo deve capovolgere ogni valore per rubarci tutto, anima e corpo.
Come tradire “Dio, Patria e Famiglia” e non farsi smascherare. La réclame più bugiarda di sempre
Lo slogan più pubblicizzato dalla destra italiana e più citato dalla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è “Dio, Patria e...








