Durante la gestione della Rai associata al governo di destra, in particolare sotto l’influenza della leadership politica di Fratelli d’Italia e del governo Meloni, diverse celebrità e professionisti di spicco hanno lasciato l’azienda, spesso citando difficoltà legate a un clima percepito come ostile al pluralismo o a scelte editoriali non condivise.
La lista è lunga, ecco una raccolta rappresentativa.
Amadeus: Conduttore di successo, ha lasciato la Rai nel 2024 per approdare a Discovery, dopo aver condotto programmi come il Festival di Sanremo. La sua uscita è stata attribuita a una maggiore libertà creativa e a opportunità professionali altrove, anche se non ha esplicitamente citato motivazioni politiche.
Lucia Annunziata: Giornalista e conduttrice, ha lasciato nel 2023, criticando apertamente la gestione Rai per una percepita mancanza di indipendenza editoriale e un controllo politico crescente. Ha espresso preoccupazioni sul pluralismo informativo.
Corrado Augias: Storico giornalista e autore, ha abbandonato la Rai nel 2023, lamentando un ambiente non più favorevole alla libertà di espressione e un orientamento editoriale troppo influenzato dalla politica.
Bianca Berlinguer: Conduttrice di “CartaBianca”, ha lasciato la Rai nel 2023 per Mediaset, citando divergenze con la nuova linea editoriale e difficoltà nel mantenere la propria autonomia giornalistica.
Serena Bortone: Conduttrice di “Che sarà…”, è stata al centro di polemiche dopo la cancellazione di un monologo di Antonio Scurati nel 2024, percepita come una forma di censura politica. La sua esclusione dai palinsesti Rai 2024-2025 è stata riportata come probabile, sebbene non ufficialmente confermata.
Fabio Fazio: Volto storico della Rai, ha lasciato nel 2023 per passare a Discovery con il suo programma “Che tempo che fa”. La sua uscita è stata associata a pressioni per allinearsi alla nuova gestione e a un clima poco favorevole per il suo stile giornalistico.
Fiorello: Showman e conduttore di “Viva Rai2!”, ha interrotto il suo programma nel 2024. Sebbene non abbia dichiarato esplicitamente motivi politici, la sua partenza è stata letta da alcuni come un segnale di disagio verso la direzione aziendale.
Massimo Gramellini: Giornalista e conduttore, ha lasciato la Rai nel 2023, passando a Discovery insieme a Fazio. La sua uscita è stata legata a una percezione di scarsa libertà editoriale.
Flavio Insinna: Conduttore di programmi come “L’eredità”, ha lasciato la Rai nel 2024. Le motivazioni ufficiali non sono state raccontate, ma il contesto generale suggerisce divergenze con la nuova gestione.
Luciana Littizzetto: Comica e co-conduttrice con Fazio, ha seguito il collega a Discovery nel 2023, lamentando un cambiamento nel clima lavorativo della Rai.
Alessandra De Stefano: Ex direttrice di Rai Sport, si è dimessa nel 2023, dichiarando di essere stata percepita come “un nemico” per le sue scelte di rinnovamento, evidenziando difficoltà interne e resistenze al cambiamento.
Le partenze sono avvenute in un periodo di forti polemiche sulla governance della Rai, con accuse di “lottizzazione” politica e di un orientamento verso una linea editoriale più vicina al governo di destra. Molti di questi professionisti hanno citato la difficoltà di operare in un contesto percepito come meno pluralistico o soggetto a pressioni politiche. In particolare, l’episodio di Antonio Scurati, il cui monologo critico verso il governo è stato cancellato, ha alimentato le accuse di censura.
Non tutte le uscite sono state esplicitamente motivate da conflitti politici. Alcuni, come Amadeus e Fiorello, potrebbero aver scelto altre reti per opportunità professionali o creative, anche se il clima generale in Rai è stato spesso hiamato in causa come un fattore negativo. Il pattern delle uscite di figure di alto profilo è stato interpretato da molti osservatori anche come un segnale di tensioni interne.
Percorso inverso invece per Barbara Urso, che condurrà un format per il servizio pubblico. Ex reginetta di Canale 5, una istituzione nella tv commerciale al tempo di Silvio Berlusconi, dismessa da Piersilvio seduta stante, entra in Rai dalla porta principale e con tappeto rosso (ammiraglia, Rai 1), grazie ai buoni uffici del Vice Presidente del Consiglio, Matteo Salvini, (Salvatore Merlo, Il Foglio). I vertici del servizio pubblico tirano così un sospiro di sollievo e possono guardare al futuro con fiducia: avevano perso tante celebrità, e chiudono la stagione delle porte girevoli assicurandosi Barbara Urso. Ironia a parte, appare vistoso il conto in rosso fra entrate ed uscite di figure di primo piano.
(L’articolo è stato elaborato con il supporto dell’intelligenza artificiale per le ricerche)







