• > SCOPRI TUTTI I MIEI LIBRI <
  • L’uomo di vetro
  • Il cavaliere ed il monsignore
  • La guerra delle due sinistre
  • Il mistero del Corvo
Salvatore Parlagreco
  • Biografia
  • Libri
  • Cinema
  • Articoli
  • Taccuino
  • Eventi
  • Contatti
  • Yesterday
No Result
View All Result
Salvatore Parlagreco
No Result
View All Result

Trump e Putin riscrivono i confini e i mercati. Le regole per governare il mondo

16/08/2025
in Articoli
Reading Time: 2 mins read
A A
0
Share on FacebookShare on Twitter

L’incontro fra Donald Trump e Vladimir Putin non è stato un gesto protocollare, né un atto di cortesia diplomatica. È stato, fin dall’impianto, la definizione di un codice di comportamento condiviso: fissare regole comuni per gestire il resto del mondo, quello degli “altri”, ridotti a interlocutori subalterni. Tra questi “altri” ci siamo anche noi, l’Europa.

I punti fermi sono chiari. Primo: costruire una piattaforma comune da imporre come orizzonte politico obbligato agli altri attori, a cominciare dalla NATO e dall’Unione Europea. Secondo: garantire in modo prioritario la sicurezza della Russia, sancendo una volta per tutte la sacralità dei suoi confini e della sua integrità territoriale, come se la guerra d’aggressione in Ucraina fosse già un dato acquisito e da ratificare. Terzo: subordinare ogni scelta internazionale agli interessi reciproci dei due Signori, da dettagliare nei prossimi appuntamenti. Quarto: calibrare queste scelte alla luce dei colloqui con i potenziali contendenti — Ucraina, NATO, UE — e con un convitato di pietra che osserva e aspetta: la Cina.

In questa architettura, l’Europa non è partner ma oggetto. La sua marginalità, anzi, è un obiettivo perseguito da entrambi. A Trump conviene un’Europa debole, divisa, costretta a mendicare protezione e concessioni commerciali; a Putin serve un’Europa paralizzata, spettatrice rassegnata della revisione dei confini e della spartizione delle sfere d’influenza. Due visioni complementari che trovano il loro cemento in un cinismo di potenza: il mondo come una partita fra leader carismatici, e gli altri ridotti a comparse. I giochi, tuttavia, non sono fatti: Putin vuole staccare l’UE dagli USA, gli USA vogliono staccare la Russia dalla Cina, la Cina vuole servirsi della Russia per avere l’ultima parola, tenendo in piedi l’economia russa “provata” dalle sanzioni e dalla guerra.

Per l’Europa, l’umiliazione è palpabile, non è solo geopolitica: è culturale e politica. Un continente che aveva preteso di proporsi come modello universale — l’“Europa dei diritti”, l’“Europa della pace” — si ritrova oggi marginalizzato proprio nei due terreni che avrebbero dovuto essere il suo marchio identitario: sicurezza e negoziato multilaterale. Non solo l’Ucraina, ma l’intera architettura europea è in discussione: il diritto internazionale, la difesa comune, il rapporto con la NATO e con la Cina.

Il rischio più grande è che la marginalizzazione venga interiorizzata: che l’Europa, anziché reagire, si abitui alla sua irrilevanza, illudendosi di difendere “il proprio modello sociale” mentre attorno i Signori riscrivono i confini e i mercati. Per Trump e Putin è il modo migliore di consolidare la loro intesa: ridurre l’Europa a un convitato silenzioso, utile solo come sponda economica o come area di influenza da spartire.

La domanda vera è se i leader europei sapranno, o vorranno, sottrarsi a questa marginalizzazione. Finora le risposte sono state esitanti, divise, troppo attente al calcolo interno per cogliere la portata storica della sfida. Ma senza una reazione politica forte, che unisca l’Europa su difesa, commercio e politica estera, la partita sarà già persa: e i Signori continueranno a scrivere regole e priorità che noi ci limiteremo a subire. Con il compiacimento di putiniani e trumpiani di ferro in servizio permanente effettivo a casa nostra, nelle istituzioni e sui social. Un mistero.

 

Segui Salvatore Parlagreco su:

    

Tags: cinaeuropaNATOputinputinianitrumptrumpianiucrainaUE

Related Posts

Dove sono le fosse comuni? Il generale nega l’Apocalisse di Gaza. Non dovremmo credere nemmeno ai nostri occhi
Articoli

Dove sono le fosse comuni? Il generale nega l’Apocalisse di Gaza. Non dovremmo credere nemmeno ai nostri occhi

31/10/2025

  “E il genocidio a Gaza? 55mila morti denunciati da Hamas, asseverati dalla Albanese e accreditati da Pizzaballa e Zuppi:...

Armiamoci e partite. I messianici d’Israele perdono l’esenzione militare. Ora, se vogliono ammazzare e farsi ammazzare, devono partecipare all’orrore
Articoli

Armiamoci e partite. I messianici d’Israele perdono l’esenzione militare. Ora, se vogliono ammazzare e farsi ammazzare, devono partecipare all’orrore

31/10/2025

C’è un vecchio detto, ma potremmo chiamarla invettiva sprezzante, che ha un record di resilienza invidiabile: armiamoci e partite. Una...

Avanti popolo (di New York) alla riscossa…Potrebbe arrivare a casa nostra? Il mondo è pazzo
Articoli

Avanti popolo (di New York) alla riscossa…Potrebbe arrivare a casa nostra? Il mondo è pazzo

30/10/2025

Ve la ricordate New York, New York. La cantarono Franck Sinatra e Barbara Streisand; dopo averla ascoltata mille volte ti...

Articoli

Ponte sullo Stretto: il controllo è ingerenza, appropriazione indebita di funzioni. Il governo processa i giudici contabii.

30/10/2025

Il controllo della magistratura diventa ingerenza, appropriazione indebita di funzioni, trasgressione. Mancanza di rispetto? Forse anche questo. Invece che studiare...

Disputa da avanspettacolo: vincono facile le banche, niente tassa sugli extraprofitti. Pagano i soliti noti…
Articoli

Siamo in guerra. Guerra Ibrida, radicale, implacabile. I venduti, gli infiltrati, insospettabili, mandanti e le risorse in campo

29/10/2025

Non la guerra che le cronache di casa nostra misurano con i chilogrammi di esplosivo o con il numero di...

«Io non voglio parlare mai con la mia stampa» — Il fuori onda di Giorgia Meloni che racconta l’Italia del silenzio e dell’obbedienza
Articoli

«Io non voglio parlare mai con la mia stampa» — Il fuori onda di Giorgia Meloni che racconta l’Italia del silenzio e dell’obbedienza

28/10/2025

Fuor dal suo sen uscita, davvero. O meglio: uscita da Report, nell’ultima puntata, che ha mostrato un fuori onda finora...

Next Post
Il ritorno di Francesco alla Casa della Madre di Dio, l’ultima rivoluzione

La legge elettorale su misura, lavori in corso

Nei cortei del 25 aprile solo Pro Pal, il massacro ucraino non emoziona. Chi sono i filorussi d’Italia?

Il negoziato che non negozia, il pacificatore che non pacifica. E l'Italia nella corte del Duce d'Oltreoceano

Dazi su vino e olio: l’Italia sulla forca, e il governo mette in scena il Leoncavallo

Dazi su vino e olio: l’Italia sulla forca, e il governo mette in scena il Leoncavallo

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Facebook Twitter

Categorie

  • Aforismi & Citazioni
  • Articoli
  • Deep Room
  • events
  • Inspiration
  • Lifestyle
  • Taccuino
  • Yesterday

Le mie Pubblicazioni

  • > SCOPRI TUTTI I MIEI LIBRI <
  • L’uomo di vetro
  • Il cavaliere ed il monsignore
  • La guerra delle due sinistre
  • Il mistero del Corvo

© 2024 Salvatore Parlagreco - Tutti i diritti riservati

No Result
View All Result
  • #4322 (senza titolo)
  • About
  • Agenda della Sicilia
  • Biografia Salvatore Parlagreco
  • Cinema
  • Contact
  • Contatti
  • Cookie Policy (EU)
  • Eventi
  • Events
  • Events calendar
  • Gela: una storia meridionale
  • Home old
  • I miei articoli
  • Il Cavaliere e il Monsignore
  • Il grande intrigo
  • Il mistero del corvo
  • Il piacere e il potere
  • Il potere delle parole – Le parole del potere
  • Il taccuino
  • L’uomo di vetro
  • La carta dell’autonomia
  • La Guerra delle Due Sinistre
  • Le Mafie
  • Le ragioni dei ragazzi
  • Le ragioni della tolleranza
  • Libri
  • Our training programs
  • Privacy Statement (EU)
  • Testimonials

© 2024 Salvatore Parlagreco - Tutti i diritti riservati