“E il genocidio a Gaza? 55mila morti denunciati da Hamas, asseverati dalla Albanese e accreditati da Pizzaballa e Zuppi: 55mila morti, è un’intera città. Dove sono le fosse comuni? Quanti dei morti furono di Hamas o si vuole sostenere che Israele ha colpito solo civili? Restituite i corpi, barbari.” Un urlo rabbioso, una invettiva, una chiamata di correo, la negazione della realtà, addebitata alla Chiesa di Roma. Ci siamo inventati tutto, siamo noi i barbari,
Il messaggio l’ho ricevuto alle 9 del mattino di oggi, venerdì, 31 ottobre 2025. Mi è stato inviato da un generale in pensione, influencer web, autore di libri e strenuo sostenitore del governo italiano. Lo propongo perché materializza il negazionismo. La post-verità, quella proclamata ogni giorno da Donald Trump, secondo la quale chi parla, ed ha il ruolo per farlo, detta la verità e non può essercene altra.
Il generale (non è Vannacci, i generali in pensione sono tanti in Italia) nega lo sterminio dei palestinesi,: sarebbe una invenzione di due cardinali e della “Albanese”, l’italiana che lavora per le Nazioni Unite che ha denunciato gli orrori di Gaza, invisa alla destra italiana. Non dovremmo credere a Zoppi e Pizzaballa, e nemmeno ai nostri occhi, a ciò che da due anni vediamo sui teleschermi, né alle testimonianze di centinaia di medici, molti dei quali italiani, né ai reportage dei giornalisti (23 uccisi), né alle inchieste delle Nazioni Unite e dell’Alta corte penale dell’Aja (per la quale Netanyahu è un presunto criminale di guerra). La barbarie sarebbe da una parte sola, la parte che non restituisce i corpi. Il resto sono fandonie. Dove sono le fosse comuni? Gaza trasformata in un cimitero di case distrutte, come se avesse subito un terremoto catastrofico. La guerra “vietata” ai giornalisti stranieri. La fame come arma di guerra. Le facce di centinaia di bambini morti o boccheggianti. Niente sopravvive alla post-verità. Dopo avere negato l’olocausto, sei milioni di ebrei uccisi nelle camere a gas insieme a disabili e gay, c’è che vuole negare lo sterminio di un popolo e pretende la cecità. A beneficio di chi ha permesso questo scempio con un silenzio complice, la collaborazione sottobanco. A beneficio di chi ha lasciato fare ed ha partecipato al festi9val della pace, che fa morti ogni giorno, quasi come nei giorni di guerra.







