La decima edizione dell’Ubs Billionaire Ambitions Report ha preso in considerazione il patrimonio di oltre 2.500 miliardari nelle Americhe, in Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) e in Apac (Asia Pacifico), con particolare attenzione proprio al decennio che va dal 2025 al 2024. Ciò che emerge in modo incontrovertibile è la leadership cinese: la ricchezza dei miliardari cinesi che supera il raddoppio dal 2015 al 2020, salendo da 887,3 a 2.100 miliardi di dollari, per poi scendere del 16% a 1800 miliardi di dollari. I miliardari nordamericani hanno invece continuato a crescere. E’ l’unica diversità del trend di crescita fra il capitalismo più avanzato ed il comunismo più longevo? Davvero poco, anzi niente. Regime a partito unico l’uno, democrazia l’altra, entrambi realizzano società “squilibrate”.
I cinesi che lasciano il loro Paese per sfuggire ad una vita grama sono infatti anch’essi in crescita ed hanno invaso l’Europa incoraggiati dai governanti, mentrelo il loro Stato ha messo le mani sui commerci, l’export, le tecnologie avanzate in ogni parte del mondo e vanta il record di crescita del Prodotto interno lord, il celebre Pil che fa impazzire i governanti del Vecchio Continente.
Un miliardo e mezzo di comunisti cinesi, stando al numero di coloro che preferiscono espatriare, hanno elevato il loro tenore di vita, ma in misura assai diseguale. Significa che la povertà esiste ancor e con essa l’ingiustizia sociale, che il comunismo “doveva” debellare anche al costo della rinuncia della libertà. Rinuncia che non è bastata se ha prodotto, grazie al comunismo ibrido, un record di privilegiati, la rosa dei miliardari, che fanno shopping ovunque, dalla Borsa alle società di calcio.
Osservando dall’esterno il panorama, si deve necessariamente credere che il comunismo cinese sopravvissuto alla scomparsa, adotti solo il nome della rivoluzione del ‘17, ispirata alla società di eguali ed alla palingenesi sociale, lasciando al Partito, Moloch e Grande Graal, il compito, sorprendente, di creare la più forte e esclusiva oligarchia del pianeta, depositaria di ogni privilegio. (salvatoreparlagreco.it)








