Dal momento che i grandi problemi dell’umanità non si possono risolvere, ci si potrebbe occupare almeno di quei problemi di scarso conto, facili da affrontare. Proporrei l’eliminazione, seduta stante, dei centesimi, le monetine che finiscono chissà dove dopo avere parcheggiato nel portamonete per un insopportabile numero di giorni. Uno spreco di denaro. Se contassimo quanto ci costano nel corso di un anno, scopriremmo che avremmo potuto acquistare beni di prima necessità per i nostri figli. Dal 1° gennaio 2018 la Zecca non le conia più ma continuano a circolare fino ad esaurimento. E le altre, quelle da cinque centesimi e dieci? Restano in vita.
Seconda proposta, l’eliminazione dei punti e virgola: come i centesimi, non servono a nulla. Kurt Vannegut, geniale e sregolato scrittore americano, li definisce “emafroditi travestiti”.
Non sono affatto ottimista sull’accoglienza riservata a queste proposte. I monetaristi e i sacerdoti della buona scrittura sono volubili, irritabili e gelosissimi delle loro prerogative.