Josef G. Mitterer, esperto/a di Greco (11 luglio 2024, Quora): mi sono sempre chiesto come potevano essere due lingue come il latino e il greco antico vive e parlate essendo così sofisticate dal punto di vista sintattico che richiedono anni di studio per poter essere padroneggiate? Rispondo così:
- Il latino e il greco non sono eccezionali. O meglio, lo sono per ragioni culturali e storiche, ma non per ragioni propriamente linguistiche. La grammatica del latino è perfettamente comparabile con quella del russo, e quella del basco è probabilmente ancora più complessa. E se ci sono persone in grado di parlare fluentemente il russo o il basco, potevano esserci anche persone che parlavano fluentemente il latino e il greco.
- La difficoltà delle lingue “classiche” è parzialmente solo apparente, nel senso che le difficoltà che gli studenti devono affrontare risiedono perlopiù nei testi che si traducono (iperbati, periodi lunghi, lessico prescelto ecc.), non nella lingua.
- Nessuna lingua naturale può essere “troppo complessa”: non appena è effettivamente (quasi) troppo complessa, si verificano “automaticamente” processi di analogia, generalizzazione e regolarizzazione, semplicemente perché gli stessi madrelingua non riuscirebbero più a ricordare tutte le forme. Infatti, erano anche i madrelingua a creare la complessità delle lingue.
- E in effetti le lingue classiche venivano anche “regolarizzate”. Già in Petronio (I secolo) si trovano molte analogie (ad esempio pauperorum per pauperum ‘dei poveri’, cioè, trasferì l’aggettivo pauper dalla terza alla seconda declinazione — e così è ancora in italiano, dove si dice povero < *PAUPERU anziché *povere dal classico PAUPERE).
- Le lingue classiche erano abbastanza “opache” (e qui “concordo” con la premessa della domanda) da una prospettiva morfologica. Cioè, molti morfemi avevano soltanto una funzione, ma non “significavano” più nulla, erano privi di figuratività, di espressività, di contenuto semiotico, per cui era quasi “naturale” che nel latino volgare, ma anche nel greco bizantino, nascessero nuove costruzioni analitiche più trasparenti, più espressive.
Siiete d’accordo con Josef G. Mitterer?






