• > SCOPRI TUTTI I MIEI LIBRI <
  • L’uomo di vetro
  • Il cavaliere ed il monsignore
  • La guerra delle due sinistre
  • Il mistero del Corvo
Salvatore Parlagreco
  • Biografia
  • Libri
  • Cinema
  • Articoli
  • Taccuino
  • Eventi
  • Contatti
  • Yesterday
No Result
View All Result
Salvatore Parlagreco
No Result
View All Result

Come salvare la faccia: l’arte dell’elusione dalle responsabilità. Italiani maestri

23/09/2024
in Articoli
Reading Time: 3 mins read
A A
0
Share on FacebookShare on Twitter

Nel suo recente corsivo pubblicato sul Corriere della Sera del 22 settembre 2024, Aldo Grasso offre una riflessione dura e tagliente sul comportamento degli italiani riguardo al voto degli europarlamentari italiani sull’uso delle armi concesse all’Ucraina. Gli italiani sarebbero “guerrieri con le armi degli altri, pacifisti sulla pelle degli altri”, a conferma della diffusa tendenza a “salvare la faccia” senza affrontare le conseguenze delle proprie azioni.

Grasso descrive l’Italia come una nazione caratterizzata da ipocrisia, incapace di prendersi la responsabilità delle proprie scelte. Il voto sugli aiuti militari all’Ucraina, tematica centrale in Europa e nel mondo, avrebbe messo in luce non solo un atteggiamento evasivo, ma una vera e propria fuga dalle responsabilità. La decisione di appoggiare l’Ucraina, secondo Grasso, sarebbe stata presa più per convenienza che per convinzione, con la speranza che “meglio non vedere, non sentire, non parlare” se quelle stesse armi verranno effettivamente usate. Un modo per mantenere un’apparenza di partecipazione senza pagare il prezzo delle decisioni.

Il giudizio di Grasso, seppur tagliente, solleva una domanda cruciale: l’etica della responsabilità è davvero misconosciuta dagli italiani? Guardando alla storia recente e all’attualità, l’impressione è che l’Italia, come nazione, abbia spesso preferito posizioni ambigue, cercando di non prendere parte in modo netto a questioni globali. Questo però non significa necessariamente codardia, ma potrebbe riflettere una cultura del compromesso che, in alcuni casi, degenera in un atteggiamento rinunciatario e ipocrita.

Storicamente, la politica estera italiana è stata caratterizzata da un atteggiamento prudente, talvolta definito “attendista”. Ma potrebbe essere un eufemismo secondo storici e politologi attendibili. Durante la Guerra Fredda, l’Italia ha saputo navigare tra i blocchi, mantenendo una certa autonomia, ma non ha mai voluto farsi carico di decisioni definitive. Anche in ambito europeo, l’Italia ha spesso svolto il ruolo di mediatore piuttosto che di attore risoluto. Questa propensione al compromesso, che in contesti di mediazione può risultare virtuosa, diventa problematica quando si tratta di affrontare le questioni etiche fondamentali, come l’uso della forza o il sostegno a paesi in guerra.

Nella vicenda dell’Ucraina, il dilemma si pone in modo netto. Sostenere militarmente Kiev significa assumersi la responsabilità delle conseguenze che ne derivano, comprese le vittime civili e le devastazioni del conflitto. Non farlo, però, implica accettare che un paese sovrano venga invaso senza una reazione concreta. L’ambiguità italiana su questo tema, a detta di Grasso, si traduce in una sorta di “lavarsi le mani” dalla responsabilità morale.

L’analisi di Grasso solleva inevitabilmente, un interrogativo più profondo: esiste in Italia una cultura dell’etica della responsabilità? Max Weber, nel suo famoso saggio sulla “politica come professione”, distingue tra un’etica delle convinzioni, che spinge a prendere decisioni basate sui principi, e un’etica della responsabilità, che tiene conto delle conseguenze delle proprie azioni. Gli italiani, secondo Grasso, sembrano mancare di entrambe, muovendosi più per opportunismo che per principio o responsabilità.

Questa assenza di responsabilità è visibile non solo nella politica estera, ma anche in ambiti più domestici, come la gestione delle crisi economiche, il rispetto delle regole civiche, e l’attenzione alla corruzione. Ogni qualvolta emergono sfide che richiedono decisioni difficili, la risposta sembra spesso essere una fuga dalle proprie responsabilità. Il risultato è una società che, come denuncia Grasso, ha “nulla da dire”, perché incapace di sostenere un discorso pubblico coerente basato su scelte consapevoli.

E’ utile dunque porsi un quesito basico: cosa significa davvero “responsabilità” nel contesto italiano? La parola, nel suo senso etimologico, richiama l’idea di “rispondere” alle proprie azioni. Prendersi la responsabilità significa accettare non solo gli onori ma anche gli oneri delle proprie scelte, affrontando le conseguenze che ne derivano. In Italia il dibattito pubblico sembra spesso dominato da una ricerca costante del capro espiatorio, dalla delega delle decisioni a terzi, o dalla deresponsabilizzazione collettiva. È sufficiente pensare alla tendenza a scaricare le colpe sulle istituzioni europee, o alla retorica politica interna che gioca sul “noi contro di loro”, invece di affrontare direttamente i problemi.

L’etica della responsabilità richiederebbe invece una capacità di autoanalisi e di ammissione degli errori che, purtroppo, sembra mancare nel contesto politico e sociale italiano. In questo senso, la critica di Grasso colpisce nel segno: eludere la fatica delle proprie responsabilità porta a un vuoto etico, a una progressiva incapacità di esprimere una visione morale o politica coerente.

La questione sollevata da Grasso non riguarda soltanto il presente ma anche il futuro dell’Italia come nazione. Se la classe politica e la società civile non riescono a confrontarsi con il peso delle proprie decisioni, il rischio è un lento declino non solo politico ma anche morale. La riflessione di Grasso deve essere intesa non solo come una condanna, ma come una chiamata a un risveglio morale. Riconoscere le proprie mancanze è il primo passo per correggerle. Perché un’Italia che evade le proprie responsabilità è un’Italia che rinuncia al proprio ruolo nel mondo e alla propria integrità morale.

Ha dunque ragione Aldo Grasso? Sì, in gran parte. La sua analisi mette a nudo una debolezza radicata nel tessuto politico e sociale italiano, una tendenza a sfuggire alle scelte difficili e a delegare ad altri il peso delle proprie decisioni. Riconoscere questa debolezza è anche il primo passo verso il cambiamento. L’etica della responsabilità non è un fardello, ma una virtù che può e deve essere recuperata, per dare all’Italia una voce chiara e coerente nelle sfide globali.

Segui Salvatore Parlagreco su:

    

Tags: aldo grassoderesponsabilizzazione

Related Posts

Come tradire “Dio, Patria e Famiglia” e non farsi smascherare. La réclame più bugiarda di sempre
Articoli

Perché Giorgia Meloni non sorride mai in pubblico? Indagine semiseria sul mistero del grugno permanente

31/10/2025

Non si tratta, beninteso, di una questione estetica né di puro gossip espressivo. No, questa è una domanda seria, quasi...

Dove sono le fosse comuni? Il generale nega l’Apocalisse di Gaza. Non dovremmo credere nemmeno ai nostri occhi
Articoli

Dove sono le fosse comuni? Il generale nega l’Apocalisse di Gaza. Non dovremmo credere nemmeno ai nostri occhi

31/10/2025

  “E il genocidio a Gaza? 55mila morti denunciati da Hamas, asseverati dalla Albanese e accreditati da Pizzaballa e Zuppi:...

Armiamoci e partite. I messianici d’Israele perdono l’esenzione militare. Ora, se vogliono ammazzare e farsi ammazzare, devono partecipare all’orrore
Articoli

Armiamoci e partite. I messianici d’Israele perdono l’esenzione militare. Ora, se vogliono ammazzare e farsi ammazzare, devono partecipare all’orrore

31/10/2025

C’è un vecchio detto, ma potremmo chiamarla invettiva sprezzante, che ha un record di resilienza invidiabile: armiamoci e partite. Una...

Avanti popolo (di New York) alla riscossa…Potrebbe arrivare a casa nostra? Il mondo è pazzo
Articoli

Avanti popolo (di New York) alla riscossa…Potrebbe arrivare a casa nostra? Il mondo è pazzo

30/10/2025

Ve la ricordate New York, New York. La cantarono Franck Sinatra e Barbara Streisand; dopo averla ascoltata mille volte ti...

Articoli

Ponte sullo Stretto: il controllo è ingerenza, appropriazione indebita di funzioni. Il governo processa i giudici contabii.

30/10/2025

Il controllo della magistratura diventa ingerenza, appropriazione indebita di funzioni, trasgressione. Mancanza di rispetto? Forse anche questo. Invece che studiare...

Disputa da avanspettacolo: vincono facile le banche, niente tassa sugli extraprofitti. Pagano i soliti noti…
Articoli

Siamo in guerra. Guerra Ibrida, radicale, implacabile. I venduti, gli infiltrati, insospettabili, mandanti e le risorse in campo

29/10/2025

Non la guerra che le cronache di casa nostra misurano con i chilogrammi di esplosivo o con il numero di...

Next Post
I tecnofascisti della Silycon Valley e i socialcomplottisti in camicia nera di casa nostra

I tecnofascisti della Silycon Valley e i socialcomplottisti in camicia nera di casa nostra

Come salvare la faccia: l’arte dell’elusione dalle responsabilità. Italiani maestri

La rivoluzione mondiale "a pezzi". Segnali inquietanti, cosa aspettarci?

Come salvare la faccia: l’arte dell’elusione dalle responsabilità. Italiani maestri

Guerre, leader intrappolati nelle loro smisurate ambizioni

Facebook Twitter

Categorie

  • Aforismi & Citazioni
  • Articoli
  • Deep Room
  • events
  • Inspiration
  • Lifestyle
  • Taccuino
  • Yesterday

Le mie Pubblicazioni

  • > SCOPRI TUTTI I MIEI LIBRI <
  • L’uomo di vetro
  • Il cavaliere ed il monsignore
  • La guerra delle due sinistre
  • Il mistero del Corvo

© 2024 Salvatore Parlagreco - Tutti i diritti riservati

No Result
View All Result
  • #4322 (senza titolo)
  • About
  • Agenda della Sicilia
  • Biografia Salvatore Parlagreco
  • Cinema
  • Contact
  • Contatti
  • Cookie Policy (EU)
  • Eventi
  • Events
  • Events calendar
  • Gela: una storia meridionale
  • Home old
  • I miei articoli
  • Il Cavaliere e il Monsignore
  • Il grande intrigo
  • Il mistero del corvo
  • Il piacere e il potere
  • Il potere delle parole – Le parole del potere
  • Il taccuino
  • L’uomo di vetro
  • La carta dell’autonomia
  • La Guerra delle Due Sinistre
  • Le Mafie
  • Le ragioni dei ragazzi
  • Le ragioni della tolleranza
  • Libri
  • Our training programs
  • Privacy Statement (EU)
  • Testimonials

© 2024 Salvatore Parlagreco - Tutti i diritti riservati