Mai prima d’ora, nemmeno al tempo di Berlusconi a Palazzo Chigi, si era arrivato a tanto, mai uno scontro così duro fra potere esecutivo e potere giudiziario. La magistratura, che fa il suo lavoro, è oggetto di attacchi senza precedenti, che vengono perfino dagli Stati Uniti. Leon Musk, dopo avere insultato il Cancelliere tedesco, Scholz, scrive sulla sua piattaforma, X, che i magistrati italiani dovrebbero essere cacciati. Un invito che arriva dopo incontri molto cordiali e propositi di comuni iniziative con il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Il vice presidente del Consiglio, Matteo Salvini, riserva quotidiani rimproveri ai magistrati, che lo hanno portato in giudizio a Palermo per avere lasciato in mare 150 migranti, sostenendo che le loro decisioni sono ideologiche, di contrasto al governo. Toghe comuniste, è il suo mantra.
il Ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, sostiene, commentando una decisione del Tribunale del Riesame di Roma, riguardante la sospensione dell’attività di un depuratore di Priolo Gargallo, che i magistrati “Per colpire il governo colpiscono il Paese. Ancora una volta, osserva il Ministro, “la decisione di un Tribunale rischia di vanificare l’azione di governo a tutela dell’interesse generale. Stavolta ad essere colpito è proprio il diritto al lavoro di migliaia di persone in una zona strategica della Sicilia.”.
Il potere esecutivo non si limita ad esprimere il rammarico per le decisioni dell’autorità giudiziaria, esso afferma che i magistrati, senza alcun mandato popolare, negano la volontà degli elettori, operando in modo da impedire al governo, che li rappresenta in maggioranza, di svolgere il suo programma, sul quale il Paese si è espresso.
Ciò che si nega, in linea di principio, è la separazione dei poteri, e l’assenza di vincoli nei giudizi della magistratura, che risponde delle sue decisioni unicamente alle leggi, nazionali ed europee. Nessuna cautela sui danni prodottti da una guerra che inquina il rapporto fra i cittadini e la magistratura, minando gravemente la pietra angolare di uno Stao, il rispetto della giustizia.