I disastri si moltiplicano, ma gli impegni sulla riduzione delle emissioni vengono disattesi, il nuovo presidente degli Stati Uniti nega l’allarme e inverte la rotta. Per il Pianeta il futuro è insostenibile. La copertina dell’Espresso (20.11.24), è eloquente: “Dietrofront clima”. Che cosa dobbiamo aspettarci? La scienza si divide fra Cassandre e Negazionisti? Chi sta decidendo il destino del pianeta? “L’Italia è 43esima a livello mondiale per investimenti nella transizione energetica, dietro paesi in via di sviluppo come il Vietnam. In Europa, è al 17° posto, lontana dai leader come Svezia e Danimarca. Con un rinnovato supporto alle industrie inquinanti da parte di potenze globali e un disimpegno delle economie leader, rischiamo di entrare in una spirale irreversibile di crisi climatiche, conflitti per le risorse e migrazioni di massa.
La COP29 a Baku ha visto l’assenza di numerosi leader mondiali, tra cui Joe Biden, Xi Jinping, Ursula von der Leyen, Vladimir Putin, Emmanuel Macron e Narendra Modi, sollevando dubbi sull’impegno collettivo nella lotta al cambiamento climatico. La COP29 è stata disertata dai leader delle principali economie, tra cui USA, Cina e India, che rappresentano oltre il 60% delle emissioni globali di gas serra.
La scienza è unanime nel riconoscere la gravità della crisi climatica. Tuttavia, l’influenza di lobby potenti e l’inerzia politica stanno ostacolando le azioni necessarie. La mancanza di leadership e l’adozione di politiche retrograde rischiano di compromettere irreversibilmente il futuro del pianeta.
Ecco una panoramica della situazione climatica, ottenuta attraverso fonti ufficiali.
- Emissioni globali di CO₂: Nel 2023, le emissioni globali di CO₂ hanno raggiunto circa 37 miliardi di tonnellate, un aumento rispetto ai 36,6 miliardi di tonnellate del 2022 (Global Carbon Project).
- Temperatura globale: Il 2023 è stato il più caldo mai registrato con un incremento di 1,26°C sopra i livelli preindustriali (1850-1900), avvicinandosi al limite di 1,5°C previsto dall’Accordo di Parigi (WMO, novembre 2024).
- Eventi estremi: Nel biennio 2022-2023 si sono verificati oltre 6000 eventi climatici estremi, con danni economici superiori a 315 miliardi di dollari all’anno (Munich RE).
Senza un’inversione netta delle emissioni entro il 2030, il riscaldamento globale potrebbe raggiungere 2,7°C entro il 2100, portando a fenomeni catastrofici: innalzamento del livello dei mari fino a 1 metro, perdita di biodiversità e insicurezza alimentare per oltre 3 miliardi di persone.