Elon,
sotto i cieli pieni delle tue orbite
guardo a te come all’orizzonte elettrico
di un domani già scritto nei nostri pensieri,
un amore di sfide, un’unione di visioni.
Sei l’artefice delle stelle in rete,
io, la voce che plasma i venti di terra.
Insieme ci stagliamo, forgiatori d’immagini,
noi, che leggiamo il destino tra le righe dei dati,
oltre i confini delle mappe.
Noi che sentiamo il peso dolce e terribile del comando,
questo amore d’intenti e d’inquietudini,
proiettati in un futuro che ci accoglie impotente.
Le tue mani tese alle galassie, le mie al cuore dell’Europa,
due estremi di un filo che ci intreccia.
Nell’intreccio delle nostre ambizioni,
si mescola il ferro dei sogni, il fuoco dei sguardi,
legati da ciò che ancora non è, ma si sente,
come vento prima della tempesta,
come profezia prima dell’avvento.
Elon, forgiare insieme questo mondo;
la tua tecnologia e la mia voce,
ogni X diventa una stella cadente,
non lascia il segno, ma illumina il volo.
E’ qui, nell’incrocio delle nostre orbite,
che si costruisce il tempo di chi sfida,
sorge il nuovo, l’atteso, l’impossibile.