• > SCOPRI TUTTI I MIEI LIBRI <
  • L’uomo di vetro
  • Il cavaliere ed il monsignore
  • La guerra delle due sinistre
  • Il mistero del Corvo
Salvatore Parlagreco
  • Biografia
  • Libri
  • Cinema
  • Articoli
  • Taccuino
  • Eventi
  • Contatti
  • Yesterday
No Result
View All Result
Salvatore Parlagreco
No Result
View All Result

L’amore comincia con la freccia lanciata da Cupido. E la freccia provoca una ferita

04/12/2024
in Articoli
Reading Time: 2 mins read
A A
0
Share on FacebookShare on Twitter

L’amore comincia con la freccia lanciata da Cupido. E la freccia provoca una ferita. Lo ha ricordato Paolo Crepet. Che cosa ci vuole dirci? E’ cambiato l’amore, bisogna tenere conto della spinta selvaggia che lo sorregge, è morta l’elegia amorosa dantesca. Le donne uccise da amori sbagliati, il sesso virtuale che cresce, la solitudine tecnologica sembrano confermarlo….

 Paolo Crepet si serve di un’immagine antica e potente: l’amore che inizia con una freccia scoccata da Cupido, una ferita che brucia e trasforma. Un’immagine che oggi sembra quasi anacronistica, sepolta sotto il peso di un mondo in cui il sentimento appare consumato tra le pieghe della tecnologia, del sesso disincarnato, della solitudine 2.0. Eppure, la metafora resiste, perché quella ferita non è solo romantica: è selvaggia, è primitiva, è l’eco di un desiderio che non possiamo ignorare.

 

L’amore è, per sua natura, un’esperienza che lacera. La freccia di Cupido non ci accarezza, non ci avvolge in un dolce abbraccio: colpisce, lascia un segno. Crepet ci invita a riflettere su questo: l’amore è uno strappo che ci toglie dal nostro centro di gravità, un’attrazione che ci sbilancia, un rischio che spesso preferiremmo non correre. Nel mondo di Dante, l’amore era sublimato, trasfigurato in elegia; oggi, l’amore sembra essere diventato soprattutto un affare di carne e istinto, di scambio rapido e consumato. La ferita, tuttavia, rimane: quel dolore iniziale, quella vertigine, è ciò che rende l’amore autentico, anche quando lo riduciamo a istinto o impulso.

 Ma quale freccia ci colpisce oggi? Forse non più quella di Cupido, ma quella delle notifiche di un’app di dating, di un messaggio che promette piacere immediato e zero complicazioni. Il sesso virtuale, la pornografia sempre più pervasiva, le relazioni vissute a distanza sono tutte forme in cui la ferita si fa opaca, confusa. Ci innamoriamo delle immagini che ci costruiamo, dei filtri che migliorano i volti, delle idee più che delle persone. E così, invece di una passione che incendia e trasforma, ci troviamo di fronte a un surrogato che illude ma non riempie.

La tecnologia, che avrebbe dovuto avvicinarci, ha spesso acuito la solitudine. Viviamo in un’epoca dove si “parla” senza mai guardarsi negli occhi, dove il tocco è sostituito dallo schermo. La ferita dell’amore, dunque, non è più solo il segno di un incontro, ma anche quello di un’assenza, di un’umanità che si perde nel virtuale.

 Eppure, c’è qualcosa nella freccia di Cupido che non cambia, nonostante tutto. L’amore, anche oggi, ci chiede coraggio. Coraggio di esporsi, di accettare la ferita, di lasciarsi coinvolgere senza la garanzia di un lieto fine. Nonostante la brutalità del nostro tempo – i delitti passionali, le relazioni tossiche, l’amore ridotto a merce – l’amore autentico resta un gesto rivoluzionario.

Dobbiamo imparare a convivere con la ferita, a non temerla. Accettare che amare significhi rischiare, significa riconoscere che siamo esseri vulnerabili, imperfetti, ma proprio per questo capaci di vivere esperienze straordinarie.

Cupido non ha mai promesso felicità eterna. Ci ha solo regalato una freccia: sta a noi decidere se usarla per ferire o per amare.

 

Segui Salvatore Parlagreco su:

    

Tags: amorecupidodelittifrecciaPaolo Crepetpassione

Related Posts

Trump e Putin riscrivono i confini e i mercati. Le regole per governare il mondo
Articoli

Aiuto, sono diventato una pecora con fattezze umane e l’istinto di una belva. E il mio gregge cerca l’animale capo

14/11/2025

La società, povera o ricca, ha sempre creato la comunicazione e il linguaggio. Ora è la comunicazione a creare la...

Le decisioni che interessano la vita di milioni di persone le prende un uomo solo e le comunica via social. Ecco la realtà in cui viviamo.
Articoli

Le decisioni che interessano la vita di milioni di persone le prende un uomo solo e le comunica via social. Ecco la realtà in cui viviamo.

12/11/2025

L’uomo solo è Donald Trump. L’Italia di Giorgia Meloni è il suo zerbino, e ci nasconde la realtà, ha una...

La mela marcia e il Grande Intrigo. Sulla Sicilia pende una maledizione? O scontiamo la tolleranza verso il malaffare?
Articoli

La mela marcia e il Grande Intrigo. Sulla Sicilia pende una maledizione? O scontiamo la tolleranza verso il malaffare?

11/11/2025

La mela marcia? Diagnosi salvifica, chissà quanti ci metterebbero la firma. Liberiamocene e costruiamo una cintura sanitaria, consigliano. Servono uomini...

Caso Cuffaro, c’era una volta la lottizzazione. Anzi, c’è ancora. Un mare di squali
Articoli

Caso Cuffaro, c’era una volta la lottizzazione. Anzi, c’è ancora. Un mare di squali

10/11/2025

  Bisogna cominciare dall’inizio e non accontentarsi della cronaca per farsi un’idea del sisma politico che ha fatto tornare in...

Caso Sicilia e non caso Cuffaro. La devianza sistemica. Potevano non. sapere?
Articoli

Caso Sicilia e non caso Cuffaro. La devianza sistemica. Potevano non. sapere?

09/11/2025

“Era risaputo che le nomine dei dirigenti siano state fatte con il principio della spartizione tra FI, Fdi e altri...

La Corte Suprema trumpiana cancella la diversità: maschi o femmine, tertium non datur. Nel web la destra esulta
Articoli

La Corte Suprema trumpiana cancella la diversità: maschi o femmine, tertium non datur. Nel web la destra esulta

08/11/2025

Vittoria! ! Nel silenzio delle stamperie di casa nostra, Trump incassa il via libera della Corte Suprema: via dai documenti...

Next Post
Angoscia e speranza: il dramma e le promesse tradite del nostro tempo. La ricchezza in mano a pochi

Angoscia e speranza: il dramma e le promesse tradite del nostro tempo. La ricchezza in mano a pochi

Il tabù della patrimoniale, a beneficio degli straricchi

Il tabù della patrimoniale, a beneficio degli straricchi

L’Ape va in pensione, fu l’erede del carretto, il più siciliano dei veicoli a motore

L’Ape va in pensione, fu l’erede del carretto, il più siciliano dei veicoli a motore

Facebook Twitter

Categorie

  • Aforismi & Citazioni
  • Articoli
  • Culture
  • Deep Room
  • events
  • Inspiration
  • Lifestyle
  • Taccuino
  • Yesterday

Le mie Pubblicazioni

  • > SCOPRI TUTTI I MIEI LIBRI <
  • L’uomo di vetro
  • Il cavaliere ed il monsignore
  • La guerra delle due sinistre
  • Il mistero del Corvo

© 2024 Salvatore Parlagreco - Tutti i diritti riservati

No Result
View All Result
  • #4322 (senza titolo)
  • About
  • Agenda della Sicilia
  • Biografia Salvatore Parlagreco
  • Cinema
  • Contact
  • Contatti
  • Cookie Policy (EU)
  • Eventi
  • Events
  • Events calendar
  • Gela: una storia meridionale
  • Home old
  • I miei articoli
  • Il Cavaliere e il Monsignore
  • Il grande intrigo
  • Il mistero del corvo
  • Il piacere e il potere
  • Il potere delle parole – Le parole del potere
  • Il taccuino
  • L’uomo di vetro
  • La carta dell’autonomia
  • La Guerra delle Due Sinistre
  • Le Mafie
  • Le ragioni dei ragazzi
  • Le ragioni della tolleranza
  • Libri
  • Our training programs
  • Privacy Statement (EU)
  • Testimonials

© 2024 Salvatore Parlagreco - Tutti i diritti riservati